È il 1958 quando un giovane prete riminese, don Oreste Benzi, parte per gli Stati Uniti. Vuole costruire sulle Dolomiti, a Canazei, una casa-vacanze dove i giovani possano avere “un incontro simpatico con Cristo”, ma aveva bisogno di raccogliere fondi per farlo. Dopo due viaggi e migliaia di chilometri per le strade americane, don Oreste torna con la somma necessaria ad acquistare il terreno e iniziare la costruzione.

Nasce così la “Casa Madonna delle Vette”, su progetto dell’architetto di fama internazionale Ildo Avetta al quale furono date indicazioni precise: una casa per i ragazzi, con abbondanza di spazi per il gioco, un grande salone e salette per incontrarsi. Dal 1961 a Casa Madonna delle Vette iniziò una vivace attività con i ragazzi dell’Azione Cattolica, che ha portato molti adolescenti a conoscere ed apprezzare l’incontro con Cristo attraverso il gioco, la riflessione e la completa immersione in uno dei panorami più suggestivi del mondo.

Nel 1968, la svolta. Don Oreste incontra i ragazzi disabili che vivono in istituto; subito cresce forte in lui la volontà di garantire anche a loro un "incontro simpatico con Cristo" e naturalmente la possibilità di andare a Casa Madonna delle Vette. Coinvolge nell’impresa un gruppo di studenti riminesi e nel settembre parte il primo campo estivo che coinvolgeva ragazzi normodotati e disabili insieme. Per i disabili uscire da un istituto era allora una assoluta novità e si incontrarono difficoltà di ogni genere: le barriere architettoniche, la mancanza di infrastrutture, la diffidenza e il rifiuto verso i “diversi”.

Quell’anno iniziò un cammino rivoluzionario dal quale nacquero le prime Case Famiglia e la Comunità Papa Giovanni XXIII (www.apg23.org), che porta avanti l'insegnamento di don Oreste e che oggi opera in Italia e in 36 paesi nel Mondo.

Sono passati quasi cinquant’anni e Casa Madonna delle Vette è oggi uno dei più grandi alberghi in Val di Fassa che ha però cercato di seguire, nel segno dell’accoglienza, le intuizioni ed il carisma di don Oreste. Così l’albergo è stato sempre un luogo di condivisione, non solo nell’ospitalità, ma anche nella gestione, nella quale hanno trovato spazio persone in difficoltà che hanno potuto così mettersi alla prova e trovare il loro giusto cammino.

 

La storia dell'Albergo è raccontata da Riccardo Ghinelli all'interno del libro "Un incontro simpatico" 

 

 

Questo sito utilizza i cookie. Accedendo a questo sito, accetti il fatto che potremmo memorizzare e accedere ai cookie sul tuo dispositivo. Clicca qui per maggiori informazioni. OK